Trasferirsi alle Canarie Aspetti fiscali

Trasferirsi alle Canarie Aspetti fiscali

Trasferirsi alle Canarie. Le Isole Canarie sono un grande arcipelago di isole vulcaniche a largo dell’Oceano Atlantico, di fronte alle coste dell’Africa. Comunità autonoma della Spagna, godono di alcune importanti agevolazioni fiscali e sono per questo diventate nel tempo meta di molti Italiani. Alcuni hanno scelto di vivere da pensionati alle Canarie, altri di iniziare nuove attività imprenditoriali sulle Isole, soprattutto nell’ambito della ristorazione. Esiste molta disinformazione sul sistema fiscale Canariota. Molti credono sia un Paradiso Fiscale, invece non è così.

Vediamo di chiarire alcuni punti fondamentali

Trasferirsi alle Canarie – Tassazione

I veri vantaggi del sistema fiscale alle Canarie sono riservati a chi investe in aziende produttive. Si tratta infatti delle agevolazioni della zona ZEC. Gli enti ZEC sono soggetti infatti ad un imposta agevolata del 4%, ma per diventare un ente ZEC è necessario:

  1. essere una società di nuova costituzione nel territorio delle Isole Canarie;
  2. l’amministratore oppure uno degli amministratori deve essere residente alle Canarie;
  3. un’investimento di almeno 100,000 euro (Tenerife e Gran Canaria) oppure 50,000 nella nuova attività e nei primi due anni;
  4. Creare almeno 3 posti di lavoro (5 a Tenerife e Gran Canaria) entro i sei mesi successivi dal momento dell’autorizzazione

Altro vantaggio interessante è rappresentato dalla RIC Riserva per Investimenti alle Canarie. Ciò permette di ottenere la detassazione fino al 90% degli utili non distribuiti se questi vengono reinvestiti alle Canarie. E’ necessario però che si tratti di investimenti in territorio Canariota per l’acquisizione di beni nuovi o usati. Altra agevolazione è rappresentata dalla DIC, Diminuzione dell’Imposta per gli Investimenti, che permette uno “sconto” del 30% dell’imposta se si reinveste la somma risparmiata.

Per quanto riguarda le piccole imprese e le persone fisiche, molti sono persuasi che le Isole Canarie siano un paradiso fiscale dove non si pagano le imposte, o comunque si pagano in misura irrisoria.
Questo, non è affatto vero.

Trasferirsi alle Canarie – i regimi fiscali

Esistono due regimi di tassazione per le persone fisiche, l’estimazione diretta e il modulo.

L’estimazione diretta prevede un’aliquota del 20% con pagamento trimestrale e conguaglio a fine anno. Esiste  la possibilità di una riduzione del 20% del reddito positivo sulla quale si andrà a calcolare l’aliquota IRPEF: questa agevolazione è riservata alle nuove imprese, con fatturato fino a 250.000 €uro nel 2016 ridotto a 150,000 €uro nel 2017.

L’estimazione diretta quindi è una sorta di regime dei minimi allargato. Ovvero prevede un’aliquota flat ed un plafond di fatturazione abbastanza allargato. E’ sicuramente piu favorevole del regime italiano, ma non così favorevole al regime dei minimi sloveno

Il Modulo invece è la tassazione più favorevole, ovvero si paga il 2% su una base imponibile che viene calcolata su specifici coefficienti. Trattasi quindi una sorta di forfait che si determina sulla base della specifica attività e della superficie occupata. Le attvità di ristorazione beneficiano di questa particolare tassazione, e per questo motivo hanno proliferato fino ad invadere ormai ogni angolo delle isole. Questa però non si applica a tutte le attività, ma solo a quelle indicate, per l’appunto, dalla specifica normativa in merito. Devono essere inoltre attività che occupano uno spazio fisico, esempio un negozio. Ad esempio un e-commerce o un’attività completamente on-line non  potrà beneficiare di questa tassazione.

Trasferirsi alle Canarie – Le tipologie di società

Per quanto concerne le Società esistono principalmente due tipologie:

  1. Società Limitata (SOCIEDAD LIMITADA)
  2. la Società Anonima (SA).

Le due forme societarie hanno funzionamento statutario simile ad una comune società di capitali, simile quindi ad una SRL Italiana. La differenza principale è rappresentata dalla SA: i soci della SA della non sono pubblicati nei pubblici registri della locale Camera di Commercio, da qui l’anonimato. Ovviamente sono inseriti esclusivamente nel Registro Mercantile, questo per proteggere l’anonimato nei confronti dei terzi privati. Ciò non è opponibile nei confronti delle Autorità, anche fiscali, che possono accedere liberamente al Registro.

Trasferirsi alle Canarie – Le imposte sui redditi e la previdenza

Le imposte sul reddito delle società è stato ridotto nel 2016 al 25%, con la possibilità di avere un’agevolazione nei primi due anni di attività per le piccole imprese: riduzione dell’imposta al 15% fino a 300,000 euro di utile e 20% oltre i 300,000 €uro.

Sempre dovuti sono i contributi per la previdenza e l’assistenza sanitaria, che ammontano a circa 270,00 €uro mese con riduzione fino all’80% nei primi sei mesi, e poi aumento costante fino alla cifra ordinaria a partire dal 3° anno.

Il costo degli affitti è nuovamente aumentato negli ultimi mesi visto l’afflusso di cittadini stranieri che cercano una nuova vita nelle Isole, soprattutto italiani. Una numerosa comunità Italiana è già insediata soprattutto per la facilità della lingua.

Per trasferirsi alle Canarie è necessario procedere ad una serie di adempimenti che riguardano la residenza, la richiesta del NIE, l’iscrizione all’AIRE, la costituzione di società. Possiamo, per Vostro conto, curare per mezzo di consolidate partnership soprattutto a Fuerteventura, tutto il processo di insediamento.

Per maggiori informazioni scrivi una mail a mattia.galavotti@gmail.com oppure chiamami al +39 395724694

Aprire Conto Corrente Estero i Vantaggi

Aprire Conto Corrente Estero i Vantaggi

Aprire un conto corrente all’estero è legale? Dove si possono aprire conti correnti esteri? Queste sono solo alcune delle domande che spesso ci vengono poste da chi si approccia all’argomento. Spesso si cerca di aprire un conto estero, ad esempio aprire un conto in svizzera per tutela patrimoniale, oppure si cerca un conto deposito estero o ancora un conto corrente per protestatiIn questo articolo analizzeremo cosa si intende per conto corrente estero, quali sono le pratiche per aprire un conto estero, le dichiarazioni obbligatorie per un residente italiano e alcune giurisdizioni interessanti.

INDICE

  1. Cosa si intende per Aprire un Conto Corrente Estero?
  2. Quali documenti vengono richiesti per aprire un conto corrente estero?
  3. Perché può essere interessante valutare l’apertura di un conto corrente estero? 
  4. Differenza fra conto corrente estero personale o aziendale
  5. Tutela Patrimoniale, il conto corrente fiduciario
  6. Il conto corrente estero Off-Shore
  7. Aprire un conto estero in Svizzera, San Marino, Austria, UK, quali sono le giurisdizioni più interessanti?
  8. Le dichiarazioni obbligatorie in materia di conto corrente estero

Cosa si intende per Aprire un Conto Corrente Estero?

Aprire un conto estero significa accendere un rapporto bancario presso una banca non residente nel territorio dello stato ove si ha la residenza. Anche se all’estero troviamo istituti bancari presenti nel nostro Stato, come ad esempio i grandi gruppi bancari, questi non hanno nulla a che fare con gli istituti nazionali, ma sono entità completamente autonome.

Il circuito SEPA e soprattutto l’Unione Europea stanno sempre più uniformando il sistema bancario europeo, ragione per cui si possono trovare condizioni vantaggiose in termini di costi del conto anche all’estero, a volte più vantaggiose rispetto agli istituti nazionali.

Il conto corrente estero è quasi sempre accompagnato da un Home Banking e da una carta Bancomat internazionale utile per gestire il conto stesso. Sul conto si possono ricevere bonifici ed effettuare pagamenti: grazie al circuito SEPA spesso i bonifici hanno costi molto contenuti e non vi è differenza di trattamento in ambito europeo.

I conti correnti esteri aperti in primari istituti bancari danno la possibilità di aprire un conto deposito estero per gestire titoli, azioni ed obbligazioni, e gestire il risparmio. Molte banche offrono consulenti finanziari che parlano italiano e che possono assistere il cliente nella scelta del migliore investimento in base alla Sua propensione al rischio.

Quali documenti vengono richiesti per aprire un conto corrente estero?

L’introduzione del CRS Common Reporting Standard e del FATCA Foreign Account Tax Compliance Act obbligano le banche a richiedere una documentazione sempre più ampia per l’apertura del conto.

I protocolli sono tesi principalmente ad individuare il titolare effettivo della posizione bancaria, a valutare la provenienza lecita, anche dal punto di vista fiscale, delle somme versate sul conto corrente ed evitare che vi siano transazioni sospette sul conto stesso.

A tal proposito spesso la documentazione richiesta al cliente è corposa, e non si limita al documento di identità. Può essere richiesta la documentazione reddituale (dichiarazione dei redditi), un estratto conto di altra banca, oppure copia dei rogiti notarili se si sono venduti immobili, o ancora lettere di presentazione di professionisti che certifichino la conoscenza del cliente.

Ogni istituto sceglie il set di documenti da richiedere: è importante farsi assistere per raccogliere e presentare correttamente la documentazione, condizione essenziale per ottenere l’apertura del conto.

La presenza del correntista presso l’istituto è spesso obbligatoria, ma vi sono istituti che offrono il servizio di apertura conto a distanza con sistemi di autenticazione in videoconferenza.

Perché può essere interessante valutare l’apertura di un conto corrente estero?

Gli avvenimenti, purtroppo tristi, che hanno coinvolto importanti istituti bancari Italiani dovrebbero portare ad una logica riflessione tutti i risparmiatori.

La banca non rappresenta più, in modo generico, un luogo sicuro ove portare i propri risparmi, quanto una semplice impresa che offre sul mercato i propri prodotti e servizi e necessita quindi di essere valutata dal privato in merito alla Sua solidità, come qualunque interlocutore del mercato.

Mi spiego meglio: le recenti riforme volute dall’Europa hanno riformato il ruolo delle banche con particolare riferimento all’eventuale insolvenza delle stesse, ribaltando sui correntisti ed investitori i rischi di un’eventuale default, il cosiddetto Bail-In. Questo induce obbligatoriamente a domandarsi se la banca alla quale mi sto rivolgendo ed alla quale sto lasciando i miei risparmi sarà in grado di rendermeli: domanda che forse non si sono fatti i risparmiatori delle 4 banche che sono state sottoposte al bail-in, e che si sono visti sottrarre parte dei loro risparmi.

Il fondo salva banche dell’UE protegge i conti correnti fino a 100.000 €uro. Alcune Banche estere, come ad esempio le Mutue Austriache, offrono un’extra garanzia di 50.000 €uro. Un modo per ridurre i rischi potrebbe essere quello di differenziare gli istituti, ovvero avere più conti correnti, anche esteri, al fine di ridurre il rischio nel caso di un eventuale default della banca.

La valutazione dell’istituto è più che mai fondamentale. Prima di depositare i propri risparmi è essenziale valutare se la banca ha un buon rating, analizzando gli indici di valutazione come il Core Tier 1, ma anche il sistema Paese nel quale si trova a lavorare la banca.

Un sistema economico virtuoso aiuta anche il sistema bancario, mentre un sistema economico in difficoltà mette in crisi anche il sistema bancario locale.

L’Europa quindi diventa un’opportunità, permettendo, nella piena legalità, di poter portare i propri risparmi in Paesi con sistemi economici maggiormente solidi e con banche più affidabili, senza aggravio di costi e con maggiori vantaggi in termini di tutela e serenità.

Differenza fra conto corrente estero personale o aziendale

Quando si decide se aprire un conto corrente estero occorre comprendere se il conto serve per scopi personali o aziendali. Le banche, anche all’estero, tendono a specializzarsi per offrire servizi dedicati in base all’esigenza, assumendo nomi come private, retail o business.

Generalmente le Private Bank offrono servizi per i depositi di risparmio, e quindi per gli investimenti o i depositi fiduciari. Le banche retail offrono servizi a privati e imprese a sportello, mentre le divisioni business sono dedicate alle imprese, ed offrono servizi propriamente richiesti dalle aziende.

Quando si apre un conto non residente è importante approcciarsi alla banca giusta, diversamente vi è il rischio di perdere tempo prezioso. Molte banche all’estero, ad esempio, non aprono conti a società che non siano radicate nel loro territorio, per cui non è possibile ottenere l’apertura di un conto corrente estero societario.

Altre banche aprono conti correnti esteri solo in presenza di un importo minimo versato, oppure se si investono i propri risparmi: è importante quindi comprendere l’obiettivo dell’apertura del conto al fine di valutare solamente gli istituti che offrono i servizi desiderati, e procedere con la richiesta di apertura.

Tutela Patrimoniale, il conto corrente fiduciario

Nell’ambito della tutela patrimoniale uno strumento utilizzato di frequente è il conto fiduciario estero. Il conto fiduciario è una posizione bancaria gestita da una società fiduciaria e riferita ad un beneficiario, fiduciante, che ne è il titolare effettivo.

La gestione fiduciaria è normata anche da Codice Civile Italiano, e presuppone che un intermediario autorizzato gestisca un bene per conto terzi. In questo caso Vi sono Banche estere che offrono servizi fiduciari di gestione del conto corrente al fine di preservare la riservatezza del cliente.

Ovviamente i conti fiduciari esteri non sono destinati a movimentare somme di danaro a fini evasivi o elusivi, come alcuni possono pensare. Lo scopo è quello di segregare legalmente il patrimonio per separarlo e proteggerlo, ad esempio, dai rischi imprenditoriali oppure in caso di separazione e/o divorzio, o ancora per fini ereditari.

La segregazione del conto corrente utilizzando formule fiduciarie è ampiamente utilizzata ed è perfettamente legale, laddove le somme destinate siano di natura lecita anche dal punto di vista fiscale e vengano dichiarate correttamente al fisco laddove sia richiesto.

Importante valutare la solidità della società fiduciaria, meglio se di proprietà di un istituto bancario.

Il conto corrente estero Off-Shore

Aprire un conto corrente Off-Shore significa recarsi in una banca localizzata in un paradiso fiscale. I paradisi fiscali sono ormai in via di estinzione, obbligati a collaborare con le autorità fiscali per scambiarsi i dati dei correntisti esteri.

L’introduzione del CRS e del FATCA ha obbligato anche i paradisi fiscali come Panama o le BVI ad assoggettarsi allo scambio automatico di informazioni, facendo venire allo scoperto eventuali depositi non dichiarati alle autorità fiscali.

Cosa comporta tutto questo?

La drastica riduzione del numero di Paesi che si possono considerare ancora Paradisi Fiscali e quindi la perdita di appeal delle soluzioni cosiddette off-shore. Occorre valutare anche la sicurezza delle giurisdizioni off-shore e dei sistemi bancari presenti in questi Paesi.

Da tempo il mondo dell’off-shore così come era conosciuto è giunto al tramonto, eventuali soluzioni di questo tipo si possono valutare in ambito di tutela patrimoniale, in presenza, ovviamente, di beni di provenienza assolutamente lecita anche dal punto di vista fiscale e correttamente dichiarati al fisco.

Aprire un conto estero in Austria, Svizzera, San Marino, UK, quali sono le giurisdizioni più interessanti?

Vi sono molteplici giurisdizioni che possono interessare chi voglia aprire un conto corrente estero. Da quelle maggiormente conosciute anche nell’immaginario popolare, come la Svizzera, a quelle meno conosciute ma egualmente performanti, come ad esempio l’Austria.

L’Austria è attualmente una delle economie europee più solide con un sistema bancario che non ha risentito di particolari problematiche dovute alla crisi e garantisce solidità e sicurezza ai propri risparmi. E’ possibile aprire un conto in Austria in tempi rapidi.

Le banche Austriache, ovviamente, garantiscono la protezione dei conti correnti fino a 100,000 €uro aderendo al fondo salva banche; le casse di risparmio inoltre garantiscono i risparmi per ulteriori 50.000 euro grazie ad un fondo interbancario di garanzia a tutela dei risparmiatori

Alcune banche austriache dispongono di uffici dei promotori finanziari, che parlano anche italiano, per la gestione di investimenti. Esiste quindi la possibilità di gestire i propri risparmi in modo sicuro, in un sistema bancario maggiormente solido e un sistema Paese che offre maggiori garanzie.

La Svizzera rimane una giurisdizione di sicuro interesse per la gestione dei propri risparmi, e per la tutela del patrimonio. Aprire un conto in Svizzera può essere una soluzione performante per la tutela del patrimonio.

La Svizzera ha una cultura bancaria e fiduciaria consolidata da anni. La presenza di numerose banche private permette di poter scegliere soluzioni bancarie su misura in base alle proprie esigenze. Completamente White List la Svizzera è un Paese che collabora al 100% con le autorità fiscali internazionali, come ormai tutte le giurisdizioni europee.

Mantiene però alti livelli di riservatezza per questioni di carattere privato, che includono la segregazione lecita del patrimonio personale e la protezione dello stesso da aggressioni da parte di privati.

Le banche Private sono specializzate nell’offrire soluzioni di investimento personalizzate grazie a promotori italiani di grande esperienza, nonché soluzioni fiduciarie personalizzate

Aprire un conto a San Marino è una soluzione spesso poco considerata. A volte, invece, è una soluzione ottimale.

San Marino oggi si presenta come Giurisdizione in cerca di investimenti, ed offre soluzioni bancarie e societarie interessanti. Sono lontani i tempi nei quali San Marino era vista come un piccolo paradiso fiscale all’interno del territorio Italiano. Oggi è una giurisdizione completamente white list che compete con altri sistemi bancari e fiscali in cerca di imprese.

Particolarmente indicata per le gestioni fiduciarie, San Marino offre soluzioni come il TRUST o il Conto Fiduciario garantite da primari istituti bancari. Tali soluzioni, proposte a prezzi di sicuro interesse, garantisco la segregazione legale del patrimonio a prezzi competitivi, con la possibilità altresì di investire i propri risparmi grazie alle gestioni patrimoniali offerte dalle banche stesse.

Aprire un conto in Inghilterra può essere utile per le transazioni internazionali, grazie all’efficiente sistema bancario britannico

Da sempre crocevia di imprese multinazionali, il Regno Unito e soprattutto Londra, restano, anche dopo la Brexit, un punto di riferimento come centro finanziario Internazionale. L’apertura di conti correnti in Inghilterra è diventata sempre più ostica; questo è dovuto all’irrigidimento delle regole bancarie.

E’ possibile ancora aprire conti personali ai non residenti versando somme minime a garanzia, che possono anche essere investite. Il sistema bancario Inglese è molto efficiente per quanto concerne i servizi, in particolare i trasferimenti di danaro in valuta, i bonifici internazionali e tutti i servizi merchant.

Vi sono molte altre giurisdizioni di sicuro interesse, occorre valutarle in base alla necessità specifica, richiedendo una consulenza specifica in merito.

Le dichiarazioni obbligatorie in materia di conto corrente estero

Un residente Italiano che apre un conto corrente estero è obbligato alla dichiarazione delle somme detenute nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Questo non comporta alcun costo, e le uniche indicazioni sono inerenti alla capienza media del conto, la giurisdizione ove sono detenuti i danari e la tipologia di rapporto.

Il monitoraggio fiscale è stato introdotto al fine di verificare il versamento dell’IVAFE, imposta in sostituzione all’imposta di bollo che viene trattenuta dalla banche italiane, e che, per i depositi esteri, deve essere necessariamente versata dal contribuente.

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  1. Cosa si intende per Aprire un Conto Corrente Estero?
  2. Quali documenti vengono richiesti per aprire un conto corrente estero?
  3. Perché può essere interessante valutare l’apertura di un conto corrente estero? 
  4. Differenza fra conto corrente estero personale o aziendale
  5. Tutela Patrimoniale, il conto corrente fiduciario
  6. Il conto corrente estero Off-Shore
  7. Aprire un conto estero in Svizzera, San Marino, Austria, UK, quali sono le giurisdizioni più interessanti?
  8. Le dichiarazioni obbligatorie in materia di conto corrente estero
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